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Everest.

Cima (8.848 m) al confine tra il Nepal ed il Tibet, nella catena dell'Himalaya; è la più elevata del mondo. Il monte, così chiamato, nel 1851, dal nome del fondatore dell'Ufficio Geodetico dell'India, è costituito da graniti e gneiss, cui si sono sovrapposte zone calcaree. Il primo tentativo di scalare l'E. fu compiuto nel 1921 dalla spedizione di Howard Bury che, partendo dal Tibet, giunse ad oltre 7.000 m. Succedettero, nel 1922, la spedizione guidata da Bruce, che si spinse fino ad 8.325 m e, nel 1924, quella Norton, che riuscì a toccare gli 8.570 m. La vetta fu raggiunta, nel 1953, da Hillary. Nei decenni successivi la cima è stata più volte conquistata da diverse spedizioni nazionali (giapponesi e inglesi) e nel 1972 una spedizione italiana (Minuzzo e Casser) raggiungeva la vetta lungo la parete sud fino ad allora inviolata. Nel 1978 lo scalatore italiano Reinhold Messner raggiungeva la vetta dell'E. senza ossigeno, ripetendo poi l'impresa, in ascensione solitaria, nel 1979 e nel 1982. Nel 1983 la spedizione americana guidata da J. Morissey scalava per la prima volta la parete est; nel 1986 Erhard Loretan e Jean Troillet risalgono la via normale nel tempo record di 45 ore; nel 1987 i coreani effettuano la terza invernale, quattro americani tracciano una nuova via sulla parete est senza l'ausilio di ossigeno e il francese Marc Batard compie la strabiliante impresa di scalare il colosso himalayano in 22 ore e 40 minuti.
L'Everest e il Nuptse visti da Tenpoche

Il ghiacciaio Khubu, sul versante sudoccidentale dell'Everest