Corrente cristiana di pensiero che auspicava il ritorno a una vita religiosa
secondo lo spirito evangelico. Con questo termine viene inoltre indicato il
movimento di Riforma cattolica che già prima del Concilio di Trento
predicava un rinnovamento religioso secondo i dettami della spiritualità
insiti nell'Umanesimo e nel Neoplatonismo quattrocentesco. Era presente in
diversi centri dell'Italia, della Francia e della Spagna, ma non raggiunse mai
l'unità organizzativa né quella dottrinaria. L'unico punto comune
fra le varie scuole dell'
E. fu il forte Erasmianesimo che caratterizzava
le diverse personalità che lo promossero (lo spagnolo Juan de
Valdés, la poetessa Vittoria Colonna) e secondo il pensiero dei quali
l'
E. diversamente si atteggiò. Con lo svilupparsi della Riforma
protestante l'
E. auspicò una rapida riconciliazione con i
riformati da attuarsi mediante il rinnovamento ecclesiastico. L'elezione nel
1955 di papa Paolo IV (l'intransigente Gian Pietro Carafa) e la rottura
definitiva con il Protestantesimo segnarono la fine del movimento: la maggior
parte dei suoi esponenti rientrò nell'alveo dell'ortodossia cattolica,
mentre una minoranza si convertì al Socinianesimo e all'Anabattismo.