Biol. - Di animali impropriamente chiamati "animali a sangue freddo" nei quali
la temperatura corporea è pressappoco uguale a quella dell'ambiente in
cui vivono ed è quindi variabile. Questa particolarità dipende dal
fatto che in quegli animali non esiste un potere termoregolatore, presente
invece negli
animali omeotermi (quelli il cui corpo si mantiene a
temperatura costante). Sono
e. tutti gli invertebrati e, tra i
vertebrati, i pesci, i rettili e gli anfibi. Il
minimum termico degli
animali
e. varia da -1°C a -10°C; una temperatura inferiore
può causare in questi organismi alterazioni irreversibili come la
distruzione dei tessuti, il congelamento dei liquidi interni, ecc. La
temperatura massima che gli
e. possono sopportare - ma per un tempo
limitato - può variare da 40°C a 50°C. Esistono tuttavia
organismi che in certi stadi della loro esistenza, e in condizioni di
disidratazione (stato di anabiosi) possono sopravvivere a temperature temporanee
di -272°C e di + 150°C. Tali sono molti organismi unicellulari, alcuni
rotiferi e certi tardigradi. In alcune specie di vertebrati
e. si
è anche osservata una certa capacità di termoregolazione; è
il caso di alcuni rettili e, fra i pesci, del tonno.