Fase culminante del ciclo estrale. Si tratta del periodo dell'eccitazione
sessuale, in corrispondenza dell'ovulazione, nelle femmine dei mammiferi. Nella
maggior parte degli animali superiori le ghiandole sessuali vengono stimolate a
un aumento di attività solo in certi periodi che, generalmente, ricorrono
uno o due volte all'anno, cioè soprattutto in primavera e in autunno
(stagione degli amori). Il maschio cerca la femmina, nella quale l'ovulazione ha
luogo in questo periodo, l'unico in cui è disposta ad accettare
l'accoppiamento. In certe specie, l'
e. ha però un ritmo molto
più frequente di una o due volte all'anno, anche se il decorso può
andare da qualche settimana (quattro nella donna) a qualche mese. Così,
se l'accoppiamento dei mammiferi meno evoluti, come per es. i roditori è
limitato generalmente ai periodici cicli di
e., ciò non si
verifica nei primati. Infatti le scimmie possono accoppiarsi in qualsiasi
momento durante il ciclo della femmina per quanto anche in queste specie siano
osservabili periodi ciclici di maggiore attività sessuale, in genere
prima dell'ovulazione. Negli esseri umani qualsiasi effetto ciclico è
mascherato dalla grande varietà di differenziazioni individuali,
benché sembri che anche in essi l'intensità del desiderio possa
variare con le stagioni e, nelle donne, col ciclo mensile, cioè sia
più intenso immediatamente prima e dopo il flusso mensile.