Arte - Atteggiamento del gusto e del pensiero che, in quanto pone i valori
estetici al vertice della vita spirituale, considera l'arte, fuori d'ogni
rapporto con il vero e la morale, quale rivelazione del mondo dei sensi, e la
vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica
dell'individuo. L'
e. sotto nomi vari ricorre nelle epoche più
diverse, ma come formulazione e applicazione coerente si manifesta nella seconda
metà dell'Ottocento, anzitutto in Inghilterra, con Rossetti, Ruskin,
Pater, Wilde; e poi negli altri paesi europei. L'
e. si riconnette con
quel moto della cultura e del gusto che va sotto il nome di Decadentismo e che,
toccato il suo culmine verso la fine del XIX sec., spinge le sue ramificazioni
sino ai primi decenni del Novecento. Al pari del Decadentismo, l'
e.,
nella ricerca mistico-sensuale di emozioni sempre più rare,
degenerò così nell'arte come nel costume. Questo termine infatti
oggi si usa in un'accezione limitativa o peggiorativa, per indicare ogni
manifestazione o atteggiamento prezioso e raffinato in genere.