Termine equivalente a espropriazione (V.), ma di
uso più comune, per indicare l'atto con cui si priva qualcuno del
possesso di un bene immobile o mobile. ║
E. proletario: espressione
entrata a far parte della cronaca e della recente storia politica, per indicare
una forma illegale di protesta collettiva o, più propriamente, di "azione
diretta" e di "propaganda attraverso il gesto", teorizzata e praticata nel corso
degli anni Settanta, soprattutto dai gruppi estremisti, appartenenti all'area
della cosiddetta "autonomia". Rientrante nella categoria di quelle
attività illegali (occupazioni di case, autoriduzione, blocco delle
merci, ecc.), considerate socialmente e politicamente rilevanti per coinvolgere
larghe masse proletarie e scardinare il sistema vigente, oltre che
ideologicamente motivate, con riferimento alla "teoria dei bisogni", l'
e.
proletario si concretò in una serie di azioni, definite come "pratica
degli obiettivi". Dall'iniziale irruzione improvvisa di gruppi, numericamente
consistenti, nei supermercati e negozi specializzati nella vendita di generi
"voluttuari", per appropriarsi delle merci, alcuni gruppi sono successivamente
passati ad azioni di sabotaggio più gravi e alla rapina armata in
istituti di credito, operando, in tal modo, il passaggio dalla "soddisfazione
dei bisogni" (autoappropriazione dei beni della società consumistica)
all'azione terroristica.