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Emerillones.

Etnol. - Tribù di indios, appartenente alla grande famiglia linguistica e culturale dei Tupi-Guarani, stanziatasi nella Guayana francese intorno al 1750. Non si conosce il luogo di origine di questa gente né l'itinerario da essa percorso per raggiungere la loro sede attuale. Come molti indios Tupi-Guarani, anche gli E. sfuggono alla civiltà della tecnica e vivono quasi esclusivamente delle risorse offerte loro dalla natura. La ricerca del nutrimento è il motivo fondamentale che condiziona la loro vita, specialmente la ricerca del miele e della cera prodotti dalle api selvatiche. Essi seguono il volo di questi insetti per individuare il favo, che saccheggiano dopo aver preso le precauzioni del caso. Preferiscono i favi dell'ape melipona, piccola e provvista di un pungiglione atrofizzato che la rende meno pericolosa. Con la cera mescolata ad argilla gli E. fabbricano piccoli recipienti; usano la cera fusa per proteggere le frecce e gli archi dall'umidità e per rendere impermeabili i panieri dove conservano il miele. Altri utensili in uso fra gli E. sono le asce adoperate per spaccare i favi, e delle corde di fibre vegetali lunghe anche più di venti metri che servono loro per arrampicarsi sugli alberi. Un caratteristico ornamento di uomini e donne è costituito da una collana formata da una cordicella alla quale sono legati pezzetti di legno, conchiglie, piume e becchi di uccello, chele di granchi d'acqua dolce, ecc. Gli E. indossano queste collane per la festa del Cachiri il cui momento culminante è dato da una tipica danza circolare guidata dal pagè, il loro capo-stregone.