Pseudonimo di
Odysseus Alepudhelis. Poeta greco. Combattente sul fronte
albanese nella seconda guerra mondiale, si rifugiò in Francia allo
scoppio della guerra civile. Nel 1959 ritornò in patria. Tra le opere
Clessidre dell'ignoto (1937),
Orientamenti (1940) e
Il sole
primo (1943), influenzate dal surrealismo;
Canto eroico e funebre
per il sottotenente morto in Albania (1945) e
La bontà al
passo dei lupi (1947), ispirate alle esperienze della guerra;
Dignum
est (1959), rievocazione dell'occupazione nazista della Grecia, nella quale
sono fusi elementi di profonda liricità e di protesta sociale;
Sei
più un rimorso per il cielo (1961),
L'albero della luce e
la quattordicesima meraviglia (1971),
Monogramma (1972),
Figliastre (1974),
Maria Nuvola (1979),
Pubblico e privato
(1990) e
Elegia di Oxòpetra (1992). Nel 1979 ricevette il premio
Nobel per la letteratura (Iraklion, Creta 1911 - Atene 1996).