Romanzo di Grazia Deledda, pubblicato nel 1900 in "Nuova Antologia" e in volume
nel 1903. Narra l'amore di Elias Portolu, uscito dal carcere dopo aver scontato
un'ingiusta pena, per la cognata Maria Maddalena. Dalla loro relazione nasce un
figlio. Elias, tormentato dal rimorso, si fa prete. Assai semplice nello schema
e notevole per l'introspezione psicologica dei personaggi, questo romanzo
è considerato tra i migliori della scrittrice sarda.