Particella elementare leggera di carica negativa; può essere libera. Ogni atomo
risulta composto di un nucleo, con carica positiva, determinata, e di un numero
di elettroni tale da neutralizzare la carica del nucleo; perciò, il
numero atomico esprime tanto il numero degli
e. periferici, quanto le
cariche del nucleo. Gli
e. periferici sono distribuiti in orbite; quelli
più esterni sono detti
e. di valenza perché, se sono
allontanati dall'atomo, questo assume tante cariche positive quanti sono gli
e. asportati, e diventa uno ione positivo, di valenza uguale al numero di
e. asportati; viceversa se un atomo assume
e. dall'esterno, esso
diventa uno ione negativo di valenza uguale al numero di tali
e. La
distribuzione degli
e. di valenza segue il sistema periodico; fornisce
l'interpretazione elettronica dei fatti periodici di valenza, che sono la base
del sistema periodico di Mendeleev. I fenomeni chimici, ottici, spettroscopici
di bassa e alta frequenza, magnetici, di coesione, di struttura cristallina e
molecolare, ecc., sono connessi con disposizioni o movimenti dei soli
e.
planetari, e non implicano disintegrazioni o trasmutazioni atomiche,
perché queste sono causate da perdita od acquisto di cariche elettriche
del solo nucleo.
E. liberi ed in movimento costituiscono i raggi delle
sostanze radioattive ed i raggi catodici; vengono emessi e funzionano da
portatori di corrente nelle cellule fotoelettriche e nelle lampade termoioniche.
La conduzione elettrica nei metalli deriva dal moto di elettroni. ║
E.
pesante o
mesotrone: particella di carica elettrica unitaria
negativa, come quella dell'
e. ║
E. di conduzione: sono gli
e. più esterni degli atomi di un metallo che, messi in moto da un
campo elettrico, determinano un passaggio di corrente nel conduttore. ║
E. di valenza: e. più esterni di un atomo e in grado di
partecipare alla formazione di un legame chimico.