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Elettroencefalogramma.

Med. - Registrazione delle differenze di potenziale elettrico a livello cerebrale (V. ELETTROENCEFALOGRAFIA), comunemente indicata con la sigla EEG. Dagli elementi che costituiscono il tracciato, la forma, l'ampiezza, la ripartizione e, in particolare, la frequenza è possibile organizzare una classificazione sulla base di quattro ritmi, denominati con alcune lettere dell'alfabeto greco. Il ritmo alfa è costituito da onde irregolari di media ampiezza, che si ripetono con una frequenza di 8-13 volte al secondo. è il ritmo dominante a livello cerebrale in un adulto normale in assenza di stimoli particolari. Il ritmo beta è formato di oscillazioni che si ripetono con una frequenza di 15-30 volte al secondo riscontrabili in condizioni di attività o di agitazione. Il ritmo delta è rappresentato da oscillazioni che hanno una frequenza di 0,5-3 onde al secondo ed è normale nel tracciato infantile fino ad un anno e mezzo di età, patologico nell'adulto. Il ritmo theta, infine, conta 4-7,5 oscillazioni al secondo ed è caratteristico del lobo temporale. I ritmi delta e theta sono detti globalmente onde lente e contraddistinguono i tracciati infantili, gli stadi del sonno e determinate malattie. In generale, si può dire che l'intervento di uno stimolo sensoriale o psichico determina la scomparsa delle onde alfa, riscontrabili in condizioni normali, e la loro sostituzione con onde beta, molto più piccole e frequenti. Durante le crisi epilettiche, ad esempio, compare un complesso costituito da un'onda ampia e lenta e da un'onda aguzza. Opportuni accorgimenti permettono d'individuare i punti di origine delle anomalie del tracciato e di localizzare la sede delle lesioni.