Uomo politico ed economista italiano. Fu il secondo presidente della Repubblica
italiana. Professore di Scienza delle finanze all'università di Torino,
senatore del regno nel 1919, fu accademico dei Lincei. Direttore, dal 1908 al
1935, della rassegna "La riforma sociale", fondò, nel 1936, la "Rivista
di storia economica". Tra le opere:
La guerra e il sistema tributario
italiano (1927);
Miti e paradossi della giustizia tributaria (1938);
La condotta economica e gli effetti sociali della guerra italiana (1933);
Lo scrittoio del presidente (1956). Dopo la caduta del Fascismo,
militò nel Partito liberale. Nel 1945 fu nominato governatore della Banca
d'Italia; poco dopo, membro della Costituente; nel 1947 ministro, con incarico
della Soprintendenza al bilancio dello Stato; fu presidente della Repubblica dal
1948 al 1955 (Carrù, Cuneo 1874 - Roma 1961).