Criminale nazista. Entrò nelle SS nel 1932. Dopo due anni, constatata la
sua fedeltà al regime e le sue attitudini, fu ammesso al servizio di
sicurezza di cui salì rapidamente tutti i gradini fino a diventarne, nel
1940, il capo assoluto. In questa sua qualità divenne anche uno dei
massimi responsabili della "soluzione finale" del problema ebraico. Ad
Auschwitz, su cui
E. esercitava un controllo particolare, venivano
gassati 12.000 ebrei al giorno. Nel 1944 si arrivò a punte di 14.000 al
giorno. Gli uffici diretti da
E. avevano dosato con precisione
scientifica il rapporto vitto-lavoro: si dava da mangiare quanto bastava
perché gli internati non sopravvivessero oltre tre mesi. Al termine della
seconda guerra mondiale, ricercato quale criminale di guerra, si rifugiò
in Argentina. Là fu catturato dal servizio segreto israeliano, trasferito
nello Stato d'Israele e, dopo un regolare processo, condannato a morte e
giustiziato (Solingen, Renania 1906 - Gerusalemme 1962).