Resistente, che non cede alla pressione, che non si lascia scalfire, bucare o
simili. ║ Cosa dura, parte dura di qualche cosa. ║ Che offre una
resistenza morale, restio. ● Fotogr. -
Carta, emulsione, pellicola
d.: si usano per ottenere immagini con forti contrasti. ● Bot. -
Legno d.: il legno secondario di piante legnose nel quale di fronte agli
elementi conduttori predominano le fibre, le quali conferiscono al legno una
speciale compattezza e resistenza. ║
Libro d.: la porzione del
libro (corteccia) secondario di piante perenni e specialmente legnose,
costituita in prevalenza da fibre che impartiscono una speciale durezza a questa
porzione. ║
Seme d.: seme che germina con difficoltà,
benché posto in condizioni favorevoli. La durezza è dovuta alle
qualità del tegumento, per le quali il seme s'imbeve di acqua molto
difficilmente. La presenza di semi
d. è utile alla pianta in
quanto, dato il vario grado di durezza dei semi prodotti da un individuo, la
germinazione avviene gradatamente e quindi almeno una parte delle piantine si
trova nelle condizioni più favorevoli per l'ulteriore sviluppo. In certe
piante i semi
d. non germinano se non dopo diversi anni d'immersione in
acqua. ║
Grani d.: frumenti a granello
d., cioè con
albume di consistenza cornea, non farinosa, più adatti dei grani teneri
per la confezione di paste alimentari. ● Enol. -
Vino d.: vino
recente che per eccesso di cremortartaro riesce sgradevole al gusto. ●
Fon. -
Consonanti d.: sono chiamate così le consonanti non
palatalizzate per distinguerle da quelle palatalizzate; la distinzione ha valore
specialmente per quelle lingue in cui la contrapposizione tra questi due tipi ha
funzione distintiva per molte coppie di consonanti. Nel linguaggio comune:
s,
z d., rispettivamente
s sorda (come in
sala) e
z sorda
(come in
marzo);
c, g, d., velari, come in
casa,
gabbia. ● Numism. - Moneta d'argento spagnola coniata a cominciare
dal Regno di Filippo II, del valore di 8 reali. ║ Nel XIX sec. fu dato
questo nome al pezzo d'argento del valore di 5 pesetas.