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Dunkerque.

Cittadina (70.000 ab.) della Francia settentrionale sul Mare del Nord. è un importante nodo commerciale marittimo, aereo e ferroviario. Il porto, ben attrezzato, è centro dell'esportazione dei prodotti lavorati dalle industrie della Francia settentrionale e dell'importazione di cereali, ferro, carbone e acciaio. Importanti cantieri per la costruzione di battelli da pesca e di navi. ● St. - La città si è sviluppata intorno a una cappella costruita, in mezzo alle sabbie, da sant'Eligio, nel VII sec. La borgata si ingrandì col passare degli anni e dal 1384 fece parte dello Stato borgognone. Nel 1646 fu conquistata dai Francesi che la cedettero a Cromwell, dopo la Pace dei Pirenei, nel 1659. Nel 1662 Carlo II d'Inghilterra la restituì a Luigi XIV. Con il Trattato di Utrecht, del 1813, la Francia fu obbligata a distruggerne le fortificazioni e a interrarne il porto. Nel 1793 gli Inglesi tentarono invano di impadronirsene con un lungo assedio. Fu duramente bombardata dai Tedeschi durante la prima guerra mondiale. Nel corso della seconda guerra mondiale D. fu porto di imbarco del corpo di spedizione inglese e dei resti dell'esercito francese che, nella primavera del 1940, erano stati duramente attaccati e sconfitti dalle divisioni corazzate del III Reich. Gli Inglesi mobilitarono ogni nave e barca disponibile e nel giro di pochi giorni trasportarono in Inghilterra ben 225.000 Inglesi e 112.000 Francesi. Si riuscì così a salvare gli organici di 18 divisioni e, pur avendo dovuto rinunciare a tutto il materiale, l'operazione fu portata a termine con successo. I Tedeschi avevano fatto di D. un poderoso caposaldo del Vallo Atlantico, tanto che gli Alleati, sbarcati nel 1944 sul suolo francese, riuscirono a impadronirsi della città solo alla fine della guerra.