Uomo politico cecoslovacco. Di famiglia comunista, si trasferisce nel 1925 in
Unione Sovietica. Rientrato in patria nel 1938, entra nelle file del Partito
comunista clandestino e nel 1944-45 partecipa all'insurrezione antifascista
slovacca. Dopo la liberazione, lavora per alcuni anni come operaio in una
fabbrica e, divenuto funzionario del partito, inizia gli studi giuridici.
Nuovamente in URSS, dal 1955 al 1958, si laurea presso il Collegio politico del
Comitato centrale del PCUS. Nominato nel 1958 segretario regionale del partito a
Bratislava, due anni dopo è ammesso nella segreteria del PCC e nel 1962
nel
presidium. L'anno successivo diviene primo segretario del PC
slovacco, in sostituzione dello stalinista Bacilek. Tra i maggiori oppositori
della politica di Novotny, nel gennaio 1968 gli succede nella carica di primo
segretario del Partito comunista cecoslovacco, lanciando la sfida verso il
vecchio gruppo dirigente. Protagonista della
primavera di Praga, è
al centro delle successive vicende cecoslovacche. Sostituito nell'aprile 1969 da
G. Husak alla segreteria, nel settembre successivo è allontanato anche
dal
presidium e dalla presidenza dell'Assemblea federale. Inviato come
ambasciatore in Turchia, viene richiamato nel 1970 e, dopo essere stato
allontanato anche dal Comitato centrale, viene privato della tessera del
partito. Torna quindi alla ribalta della scena politica internazionale dopo aver
ottenuto, in seguito a pressioni occidentali, il permesso di recarsi in visita
ufficiale in Italia, dove, tra l'altro, è insignito di una laurea honoris
causa. In seguito ai rivolgimenti politici del 1989 (V.
CECOSLOVACCHIA, STORIA), con l'ascesa alla presidenza della Repubblica
del massimo esponente del dissenso ceco, Vaclav Havel,
D. è
designato presidente dell'Assemblea federale Parlamento. Eletto deputato nelle
elezioni del giugno 1990, viene riconfermato nella carica di presidente
dell'Assemblea federale. Nel 1992, nonostante in fin di vita per le lesioni
riportate durante un incidente stradale, è eletto segretario del Partito
socialdemocratico slovacco (Uhrover, Slovacchia 1921 - Praga 1992).
Alexander Dubcek