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Dote.

Somma dei beni che la moglie, o per lei un terzo, portava al marito a titolo di contributo agli oneri del matrimonio. ║ Per estens. - Si dice anche del complesso dei beni che una giovane porta al convento nel prendere l'abito monacale. ║ Somma che lo Stato o altro ente assegna a un istituto come contributo per il suo funzionamento. ║ Fig. - Qualità buona, avuta in dono dalla natura. ║ Pregio. ║ Dono, privilegio. ● Metall. - Nome che si dà ad una carica costituita di solo coke, che s'immette nel cubilotto e che serve per preriscaldarlo e per preparare il cosiddetto letto di fusione. ● Dir. - L'istituto dotale è antichissimo. Subì nella società romana l'evoluzione più larga e profonda, ma con le invasioni germaniche, le consuetudini di questi popoli ebbero il sopravvento. Il sistema dotale romano tornò in auge dopo il X sec., col risorgere del diritto romano. Gli statuti dei Comuni, che se ne occuparono largamente, limitarono molto la misura delle d. Queste restrizioni, insieme con altri residui di costumanze straniere, vennero via via abolite nel corso del XVIII sec. In Italia, la riforma del diritto di famiglia (legge n. 151 del maggio 1975) ha abolito l'istituto dotale stabilendo che: "è nulla ogni convenzione che comunque tenda alla costituzione di beni in dote".