Melodramma in quattro atti di G. Méry e C. Du Locle, musica di G. Verdi.
Composto nel 1886 e rappresentato per la prima volta all'Opera di Parigi l'11
marzo 1867, fu rappresentato nello stesso anno a Bologna, col titolo
Don
Carlo. L'opera fu commissionata a Verdi dalla direzione del teatro
dell'Opera in occasione dell'Esposizione Mondiale allestita a Parigi nel 1867.
La vicenda è ispirata all'omonimo dramma di F. Schiller. L'azione si
svolge in Spagna alla fine del XVI sec., nel periodo delle lotte religiose e
narra l'amore dell'infante Don Carlos per Elisabetta di Valois, che viene invece
data in moglie a Filippo II, padre dell'infelice Don Carlos. Oltre tutto, la
principessa d'Eboli, follemente innamorata di Don Carlos, medita una vendetta
quando viene a sapere che il principe arde di desiderio per Elisabetta. Il
sospettoso Filippo scopre in un cofanetto della moglie il ritratto di Don
Carlos. Imprigionato, l'infante decide di partire per le Fiandre ma prima
desidera incontrare per l'ultima volta l'amata Elisabetta presso la tomba di
Carlo V. Sopraggiungono però il crudele Filippo e l'inquisitore, mentre
tra il terrore degli astanti sorge la figura del Grande Imperatore, che trae a
sé Don Carlos.