Arte di indovinare il futuro e di interpretare il volere degli dei, attraverso
segni naturali o soprannaturali, largamente praticata nelle religioni antiche e
primitive, dalla casta sacerdotale. Parte dal presupposto che la divinità
riveli il futuro e le cose occulte, sia ispirando direttamente sacerdoti e
fedeli e facendoli parlare in uno stato di estasi, nel quale essi trasmettono le
parole suggerite dal dio, o manifestano visioni extrasensoriali; sia
esprimendosi il volere soprannaturale attraverso fenomeni naturali, o giochi e
procedimenti vari. La religione cristiana e l'ebraica ammettono soltanto
l'ispirazione divina e lo spirito profetico in uomini ritenuti santi. Nel
Medioevo, i maghi e gli indovini venivano condannati al rogo; oggi, la Chiesa li
considera pubblici peccatori.