(o
dissalamento). Procedimento mediante il
quale si ottiene acqua dolce da acqua ad alto contenuto salino. ● Encicl.
- Molti sono i sistemi attualmente utilizzati, ma essi adottano essenzialmente
due procedimenti: la separazione dell'acqua dai sali (evaporazione,
congelamento, osmosi inversa) e la riduzione del tenore dei sali contenuti
nell'acqua (elettrodialisi). L'evaporazione consiste nello scaldare l'acqua con
una serie di evaporatori trasformandola prima in vapore e poi in condensa. Il
vapore, condensandosi, cede il proprio calore ad altra acqua, che evapora a sua
volta creando un processo a catena. Per i piccoli impianti situati in regioni
molto soleggiate è possibile sfruttare l'evaporazione provocata dal sole.
Il congelamento impiega le tecniche di produzione del freddo per successive
espansioni e compressioni. L'acqua di mare viene spruzzata, e quindi
nebulizzata, in una camera refrigerata sottovuoto. In seguito all'evaporazione
si formano cristalli di ghiaccio che, galleggiando sulla salamoia, possono
essere facilmente recuperati e fatti fondere per raffreddare altra acqua.
L'osmosi inversa si verifica perché alcune membrane semipermeabili
consentono il passaggio dell'acqua, ma non dei sali. L'elettrodialisi, infine,
utilizza membrane impermeabili agli ioni di un determinato segno. Gli ioni si
muovono verso il polo di segno opposto al loro: è sufficiente quindi
alternare membrane che respingono gli ioni di segno positivo ad altre che
respingono quelle di segno negativo per ottenere alternativamente eliminazione o
concentrazione di sali. Fra i metodi descritti, quelli più economici sono
risultati l'elettrodialisi e l'osmosi inversa, poiché essi richiedono
minor dispendio di energia, pur impiegando membrane costose. Recentemente si
sono sviluppati nuovi processi a membrana che si sono imposti sui più
tradizionali metodi a evaporazione grazie all'incremento della produzione di
nuovi tipi di membrane, resistenti alle alte pressioni e con caratteristiche di
permeabilità non decadenti nel tempo.