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Discorso sulle scienze e sulle arti.

Opera di J.-J. Rousseau pubblicata nel 1750. In essa, contro l'opinione comune della cultura illuministica, Rousseau affermava che il progresso scientifico ed artistico traeva origine da un graduale impoverimento e corruzione della sensibilità naturale dell'uomo che, smarrendo la primitiva semplicità di costumi, cercava di sopperire a tale perdita con le arti e le scienze. Il filosofo portava ad esempio le civiltà egizia, greca e romana in cui lo sviluppo delle attività culturali corse parallelo alla disgregazione degli antichi costumi e al disfacimento della potenza militare e civile. Questo saggio ottenne il premio dell'Accademia di Digione (presso cui era stato presentato in risposta ad un concorso) anche se, probabilmente, più per il tono moralistico e provocatorio che per i suoi reali contenuti.