Storico greco. Compose un'opera sulla storia
persiana, i
Persikà, divisa in tre sezioni di cui ci sono giunti
solo dei frammenti. Nei numerosi libri che la costituivano erano abbracciate le
vicende più antiche dell'Asia (a partire dagli assiri) fino alla
conquista dell'Egitto da parte di Artaserse III nel 343-342 a.C. Pur criticando
Ctesia, suo predecessore in fatto di storia persiana,
D. si rifece molto
all'opera di questi e come lui predilesse uno stile storiografico drammatico e
immaginifico più che rigoroso e metodico. Ciò nonostante la sua
opera esercitò una notevole influenza sugli storiografi di Alessandro
Magno e mantenne autorevolezza anche presso gli storici di epoca romana,
utilizzata da Plutarco come da Cornelio Nepote (Colofone IV sec.
a.C.).