Teologo, arcivescovo di Siviglia e inquisitore
generale spagnolo. Appartenente all'ordine domenicano, a partire dal 1480
insegnò all'università di Salamanca, mentre nel 1486 fu nominato
precettore del principe Giovanni, erede al trono. Fu amico di Cristoforo
Colombo, che presentò a corte sostenendone la causa. Nominato vescovo di
Salamanca nel 1494, assunse poi la diocesi di Jaèn e successivamente
quella di Valencia (1500). Nel 1498 fu nominato dai sovrani Ferdinando e
Isabella inquisitore generale per la Castiglia, succedendo a T. de Torquemada.
La sua nomina venne in seguito confermata dal papa, che più tardi lo
nominò inquisitore generale anche per l'Aragona. Arcivescovo di Siviglia
nel 1504, assunse l'arcidiocesi di Toledo nel 1523, divenendo primate di Spagna.
Tra i suoi numerosi scritti dedicati alla dottrina di Tommaso d'Aquino si
ricordano:
Defensorium doctoris S. Thomae (1491) e
Novarum defensionum
doctrinae doctoris angelici (1517) (Toro 1444 - Buenavista, Siviglia
1523).