Sottomissione, reverenza nei confronti di Dio, che
si esplica nella preghiera, nella meditazione, nell'accostarsi ai sacramenti.
║ Soprattutto al plurale, il complesso di gesti e di pratiche pie che
rendono visibile, manifestano esternamente il sentimento di affettuosa
reverenza. ║ Per estens. - Affettuoso rispetto nei confronti di una
persona; legame affettuoso, dedizione. ║ Fedeltà a un ideale, alla
patria, a un'istituzione. ● St. - Presso gli antichi Romani, rito
(
devotio) durante il quale un generale offriva se stesso o, in caso di
vittoria, il nemico agli dei infernali, per appagarne la sete di sangue e
propiziarsene i favori. La
d. poteva però essere effettuata anche
a scopi diversi, come la salvezza della vita altrui, in particolare
dell'imperatore (
devotio pro salute principis), o la vendetta su nemici
personali. ║ Nel Medioevo, autoflagellazione collettiva penitenziale dei
Disciplianti. A partire dal XIV sec. il termine fu usato come sinonimo di lauda
drammatica e successivamente di sacra rappresentazione. ● Rel. - Le
maggiori
d. della fede cattolica riguardano la Trinità, la persona
di Cristo, la Vergine, i santi. Le pratiche devozionali più comuni e
diffuse (via crucis, rosario, processioni) ricevettero nel corso della storia
l'approvazione implicita o esplicita della Chiesa. All'argomento delle
d.
è dedicata l'enciclica
Mediator Dei (1947).