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Deventer.

Città (68.000 ab.) dei Paesi Bassi, nella provincia di Overijssel, porto sulla sponda destra del fiume Ijssel. Industrie metallurgiche, meccaniche, alimentari, tessili, delle materie plastiche, chimiche; cantieri navali. ● St. - Di probabile origine romana, devastata dai Normanni nell'882, a partire dal X sec. fu un importante centro religioso. Membro della Lega anseatica (XIV sec.), nel corso del Quattrocento vide l'affermarsi del ceto mercantile e nel 1495 ottenne lo statuto di città libera. Nei secoli successivi D. divenne un fiorente centro culturale, artistico e tipografico. Nel corso delle guerre d'indipendenza dei Paesi Bassi (XVI sec.) la città fu uno dei maggiori centri di resistenza. Compresa nelle Province Unite dal 1591, si rese indipendente nel 1787, ma tornò sotto il loro controllo a conclusione delle guerre napoleoniche, nel 1814. ● Arte - La città si compone di un nucleo moderno, sviluppatosi dopo il 1865 e fortemente industrializzato, accanto a quello storico, intersecato da canali e a sua volta diviso in diversi settori che riflettono diverse epoche di espansione edilizia. Fra i monumenti più interessanti citiamo la chiesa di S. Lebuino (XV sec.), la Bergkerk (XII-XIV sec.), il Palazzo degli Stati di Overijssel (1632), in stile tardo-rinascimentale, e numerosi altri palazzi rinascimentali e barocchi.