Dispositivo che si impiega per far esplodere una
carica, quando le dimensioni o la natura di quest'ultima rendono insufficiente
la semplice accensione. Collocato tra il dispositivo d'accensione e la carica di
scoppio, il
d. causa l'esplosione creando una catena detonante grazie
alla presenza di sostanze dotate di sensibilità decrescente ma di potenza
esplosiva crescente, chiamate
d. primari e
d. secondari. Il tipo e
la quantità dell'esplosivo contenuto in un
d. dipendono dal
risultato che si vuole ottenere (effetto mina o effetto dirompente); in alcuni
casi il
d. viene predisposto per un'azione ritardata, collocando tra il
d. primario e la capsula un elemento pirico.