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Desideri, Ippolito.

Esploratore italiano. Gesuita, fu inviato come missionario nel Tibet; raggiunta Lhasa nel 1716 e ottenuto il permesso di soggiorno per conoscere la religione dei Lama e predicare il Vangelo, si dedicò allo studio della lingua e alla lettura di numerosi volumi contenenti le dottrine filosofiche e religiose dei Tibetani, fino a quando fu in grado di comporre opere di apologia del cattolicesimo adeguate alla popolazione cui era stato inviato. L'invasione dei Tartari (1717) e lo sterminio della famiglia reale lo costrinsero a ritirarsi a Takpokhier, presso i cappuccini, dove rimase fino al 1721. Nel 1727 ripartì per Roma. Il suo merito principale è quello di aver fatto conoscere in Occidente i testi sacri lamaici, attraverso le Notizie istoriche del Tibet e Memorie di viaggi e Missioni ivi fatte, opera della quale la Compagnia di Gesù conserva negli archivi di Roma il manoscritto rimasto inedito; il secondo e il terzo libro sono quelli più interessanti, perché illustrano i costumi, il sistema di governo e la religione del Tibet. Da ricordare sono poi i saggi tratti dal Carteggio di D. pubblicati sulla rivista "Civiltà cattolica" (Pistoia 1684 - Roma 1733).