Storico e poligrafo italiano. Sacerdote, nel 1760 si
laureò in Teologia a Milano e nello stesso anno pubblicò il
Discorso sopra le vicende di ogni letteratura (1760), una storia
universale tradotta in diverse lingue. Nel 1762 fondò la rivista "Il
Parlamento Ottaviano" e iniziò a lavorare all'opera
Delle rivoluzioni
d'Italia (1769-72), ampio quadro della civiltà italiana, analizzata
nella sua evoluzione e nelle sue relazioni con la civiltà europea.
Quest'opera riscosse un grande successo e gli valse la cattedra di professore di
Eloquenza greca e latina all'università di Torino.
D. fondò
quindi un giornale, il "Parlamento Ottaviano", sul modello dello "Spectator"
inglese di J. Addison. Messo al bando per aver pubblicato in Toscana,
contrariamente alle leggi sulla censura piemontese, il trattatello
sull'
Impiego delle persone (1777), nel 1782 su invito di Federico II di
Prussia si recò a Postdam dove iniziò la stesura di diverse opere,
tra cui:
Essai sur la vie et le règne de Frédéric II
(1788),
La Prusse littéraire sous Frédéric II
(1790-91). Napoleone, nel 1804, lo nominò bibliotecario a Parigi (Revello
di Saluzzo 1731 - Parigi 1813).