Pittore belga. Profondamente influenzato
dall'Impressionismo e dall'Espressionismo, così come dall'opera di
Magritte e di De Chirico, la sua pittura si avvicina per molti aspetti a quella
surrealista, anche se
D. non aderì mai espressamente al movimento.
Lo stile di
D. si distingue per il contrasto fra l'estrema libertà
fantastica del linguaggio e una tecnica rigorosa e quasi accademica, e per la
predilezione per soggetti misteriosi, spesso immersi in un'atmosfera onirica e
surreale. Si ricordano in particolare: la serie degli
Scheletri
(1939-44); la
Prigioniera (1941);
La città lunare (1944)
(Antheit, Liegi 1897 - Furnes 1994).