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Della Gatta, Bartolomeo.

Pseudonimo di Piero D'Antonio Dei. Pittore e architetto fiorentino. Entrato nel convento camaldolese degli Angioli, iniziò l'attività di miniatore, per trasferirsi poi nel monastero aretino di S. Maria in Gradi, dove iniziò a dipingere (Assunta, 1475, in S. Domenico a Cortona). Soggiornò per qualche tempo a Roma, dove fu aiuto di Signorelli (affreschi della Promulgazione della legge e della Morte di Mosé) e forse anche Perugino (affreschi della Consegna delle chiavi), nella cappella Sistina. Tornato ad Arezzo, fu attivo nella città e nei suoi dintorni, distinguendosi per l'originalità tecnica delle sue pitture e la capacità di fondere e di rivivere in modo molto personale il naturalismo derivato dall'ambiente fiorentino vicino a Verrocchio e l'impostazione volumetrica della pittura di Piero della Francesca e del Perugino. Fra le sue opere si ricordano in particolare: S. Girolamo (Museo di Arezzo), le Stigmate di S. Francesco e la Madonna e Santi (pinacoteca di Castiglion Fiorentino) (Firenze 1448 - Arezzo 1502 o 1503).