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Dekker, Thomas.

Scrittore e drammaturgo inglese. Le notizie biografiche a suo riguardo sono estremamente lacunose e la prima informazione certa risale al 1598, anno in cui appare menzionato come drammaturgo nella compagnia del Lord Ammiraglio, ma non è escluso che la sua attività teatrale fosse iniziata già in precedenza. Si è inoltre a conoscenza di una sua polemica artistica con Ben Jonson, che lo aveva ritratto nel Poetaster come Demetrius Fannius "rivestitore di opere drammatiche", cui D. rispose con il Satiromastix (1602), composto in collaborazione con J. Marston. A causa di una condotta di vita piuttosto sregolata, tra il 1613 e il 1619 fu in prigione per debiti. A D. furono attribuiti 44 drammi (molti dei quali sono andati perduti) per la stesura dei quali non disdegnò di lavorare in comune con altri autori. Frutto di collaborazione furono tra gli altri: Attenzione a nord! e Attenzione a ovest! (con John Webster, 1607); La vergine martire (con Philip Massinger, 1622), La strega di Edmonton (con John Ford, 1628). Totalmente sue furono invece le opere teatrali: La vacanza del calzolaio (1599), commedia ambientata fra gli artigiani londinesi, che narra le vicissitudini di un calzolaio che verrà nominato sindaco; Il vecchio Fortunato (1602), rielaborazione della leggenda di un vecchio mendicante che, fra diverse alternative offerte a lui dalla dea Fortuna, scelse il denaro senza però ottenere la felicità; Se non riesce bene il diavolo ci ha messo la coda (1610) e Troviamoci a Londra. Suo capolavoro teatrale viene riconosciuta La meretrice onesta (I parte con Th. Middleton, 1604; II parte, 1630), storia di una prostituta redenta da un amore sincero e poi nuovamente traviata ad opera del medesimo uomo. La caratterizzazione dei personaggi e lo spessore drammatico rende quest'opera uno dei maggiori esempi del teatro inglese non shakespeariano. Scrittore colorito e pittoresco, D. si propose di ritrarre l'ambiente, la vita sociale e i costumi della Londra popolana del suo tempo, con esiti di grande bellezza e di realismo. D. fu autore di valore anche come prosatore e libellista, ricordiamo: L'anno meraviglioso, una descrizione della peste che colpì Londra nel 1603, su toni che anticiparono De Foe; I sette peccati capitali di Londra (1608), critica ai costumi sociali corrotti della società londinese; il Sillabario dello stolto (1609), sorta di manuale d'istruzione per provinciali desiderosi di inserirsi nella vita mondana londinese, espediente artistico per esprimere una satira pungente sulle abitudini della buona società (Londra 1570 circa - 1632).