Umanista italiano. Padre di Angelo e di Pier
Candido. Autore di un dialogo in quattro libri,
De re publica, e
traduttore di Platone, fu segretario dell'arcivescovo Pietro Filargo da Candia e
di Giovanni Maria Visconti. Fu inoltre podestà di Treviglio (Vigevano,
Pavia 1370 circa - Treviglio, Bergamo 1427).