Uomo politico italiano. Combattente nella prima
guerra mondiale, fu deputato dal 1921 e quadrumviro della Marcia su Roma,
affermandosi in breve tempo come uno dei maggiori rappresentanti del Fascismo
piemontese. Governatore della Somalia dal 1923, rivestì alte cariche
nella gerarchia fascista: fu ambasciatore presso la Santa Sede (1929-35),
ministro dell'Educazione Nazionale (1935-36), governatore delle isole dell'Egeo
(1936-40). Nella seduta del Gran Consiglio del 24 luglio 1943 votò contro
Mussolini e fu per questo condannato a morte in contumacia. Dopo essere stato
condannato a cinque anni di carcere per le attività fasciste (1947), fu
amnistiato e si ritirò definitivamente dalla vita pubblica (Casale
Monferrato, Alessandria 1884 - Roma 1959).