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De Sica, Vittorio.

Attore e regista cinematografico italiano. Esordì nel cinema nel 1917 (Il processo Clémenceau) in un ruolo di secondo piano e in teatro nel 1921 come attore brillante nella compagnia di Tatiana Pavlova. Fece quindi parte delle compagnie di Luigi Almirante, Sergio Tofano e Giuditta Rissone, prima di formarne una propria nel 1935 (D.-Rissone-Melnati). Nel 1931 iniziò con La vecchia signora la carriera di attore cinematografico. Specializzandosi in ruoli comico-sentimentali, furono soprattutto i film diretti da Mario Camerini (Gli uomini che mascalzoni, 1932; Darò un milione, 1935; Il signor Max, 1937; Grandi magazzini, 1939) che ne fecero uno degli attori più popolari del cinema italiano degli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale. Passato alla regia nel 1940 con Rose scarlatte, diresse in seguito Maddalena... zero in condotta (1940), Teresa Venerdì (1941), Un garibaldino al convento (1942), I bambini ci guardano (1943), il primo vero successo nato dalla collaborazione con lo scrittore Cesare Zavattini, che ebbe inizio nel 1941 e si protrasse fino al 1974, dando vita ad alcuni capolavori del Neorealismo: Sciuscià (1946); Ladri di biciclette (1948); Miracolo a Milano (1950); Umberto D. (1952). A partire dal 1953, con Stazione Termini, prese avvio la fase involutiva della carriera di D., che produsse, insieme a opere più che dignitose (L'oro di Napoli, 1954; Il tetto, 1956; La ciociara, 1960; Un mondo nuovo, 1965; Il giardino dei Finzi Contini, 1970, che ottenne l'Oscar come miglior film straniero), altre pellicole nel complesso meno riuscite o di puro successo commerciale (Giudizio universale, 1961; I sequestrati di Altona, 1962; Il boom, 1963; Ieri, oggi, domani, 1964; Matrimonio all'italiana, 1965; Il viaggio, 1974) (Sora, Frosinone 1901 - Parigi 1974).