Attore, regista e commediografo italiano. Fratello
di Peppino e di Titina. Iniziò giovanissimo la sua carriera artistica,
recitando nella compagnia di Eduardo Scarpetta, continuatore della tradizione
teatrale napoletana. Questa esperienza, fondamentale nella formazione di
D., spinse l'attore e regista napoletano a compiere, nell'arco della sua
carriera, un recupero del teatro dialettale, arricchendolo di nuovi temi e
spunti, in modo da rappresentare con grande iaccuratezza i molteplici aspetti
della condizione umana. L'impegno di
D. fu quello di attingere
dall'ambiente popolare napoletano un vasto repertorio di situazioni narrative e
di personaggi e, in particolare, di cogliere, nella semplicità e nella
ripetitività quotidiana, quelle misteriose coincidenze del destino e
quelle sfumature psicologiche che conferiscono ai suoi personaggi
un'identità precisa, sciogliendoli da ogni farsa caricaturale. La
scoperta della sofferenza e del dolore, in quanto esperienze comuni a tutti gli
uomini, dona ai personaggi di
D., per quanto umili, semplici e ingenui,
una dimensione cosmica, ben al di là della scena napoletana, riscoprendo
valori universali, quali la dignità, la tolleranza, la comprensione, la
solidarietà.
D. seppe rendere tutta la complessità umana
nella sceneggiatura drammatica, nella regia delle sue commedie, spesso sobria ed
essenziale, nella sua recitazione intimista, fatta di gesti pregnanti e
misurati, di sfaccettature espressive, pause e intensi silenzi, smorzando ogni
eccesso, diluendo ogni situazione tragica in una malinconica bizzarria, in amara
saggezza. Il suo primo lavoro teatrale fu
Sik Sik l'artefice magico, atto
unico del 1930, cui seguì nel 1931
Natale in casa Cupiello e altri
atti unici. Alla realizzazione di queste opere collaborarono spesso anche i
fratelli Peppino e Titina, che insieme a
D., diedero origine alla
compagnia
I De Filippo. Quando, nel 1945, Peppino lasciò la
compagnia,
D. continuò la sua attività, raggiungendo i
massimi risultati nella sua arte, costituendo l'esempio principale di teatro
neorealista italiano, per cui ottenne anche numerosi riconoscimenti all'estero;
a questo periodo appartengono
Napoli milionaria (1945), presentata poi
anche a Spoleto nel 1977,
Questi fantasmi e
Filumena Marturano
(entrambi del 1946),
Le bugie con le gambe lunghe e
Le voci di
dentro (1948),
La grande magia (1949),
La paura numero uno
(1950) e
Mia famiglia (1953). Nel 1954
D. inaugurò il
teatro San Ferdinando di Napoli, restaurato grazie al suo intervento, con
Palommella zompa e vola di A. Petito. Agli anni Cinquanta appartengono
anche
Bene mio, core mio (1955),
De Pretore Vincenzo (1957),
Sabato, domenica e lunedì (1959). Negli anni seguenti
realizzò:
Il sindaco del rione Sanità (1961),
Il figlio
di Pulcinella (1962),
L'arte della commedia (1965),
Il
contratto (1967),
Il monumento (1970),
Ogni anno punto e a
capo (1971),
Gli esami non finiscono mai (1974). Ottenne
riconoscimenti anche all'estero: nel 1955 presentò al Festival des
Nations di Parigi
Questi fantasmi e nel 1963 fu in tournée in
Unione Sovietica e in altri Paesi dell'Est europeo. Nel 1972 ricevette il premio
internazionale Feltrinelli per il teatro e nel 1973 fu allestita a Londra, dal
Teatro nazionale inglese con la regia di F. Zeffirelli e l'interpretazione di L.
Olivier, la commedia
Sabato, domenica e lunedì. La sua opera
teatrale completa è compresa in due raccolte:
Cantata dei giorni
pari e
Cantata dei giorni dispari.
D. si dedicò, in
qualità sia di attore che di regista, anche al cinema. Dopo il suo
esordio sullo schermo nel 1932, recitando nel film
Tre uomini in frak di
M. Bonnard, nel 1934 interpretò
Il cappello a tre punte di M.
Camerini e successivamente un episodio di
L'oro di Napoli (1954) di V. De
Sica. Nel 1940 diresse il suo primo film,
In campagna è caduta una
stella, realizzando in seguito, nel 1944,
Ti conosco mascherina. Nel
1950-51 curò la regia e la sceneggiatura della riduzione cinematografica
delle sue commedie
Napoli milionaria e
Filumena Marturano; nel
1954 quella di
Questi fantasmi. Altri film, tratti da soggetti originali
di
D., furono:
Ragazze da marito (1952), un episodio del film
I
sette peccati capitali (1952),
Napoletani a Milano (1953),
Fortunella (1958).
D. lavorò anche per la televisione,
presentando nel 1975 quattro commedie di Scarpetta e quindi un ciclo delle
proprie commedie. Nel 1981 fu nominato senatore a vita. Le sue ultime opere
teatrali furono portate in scena dal figlio Luca:
Ditegli sempre di
sì (1982),
Nu turco napulitano e
...Chi è
cchiù felice 'e me (1984),
Uomo e galantuomo (1985),
Non ti
pago (1990). Nel 1984, gli fu conferita la laurea
honoris causa in
Lettere e Filosofia all'università di Roma (Napoli 1900 - Roma
1984).