Generale e uomo politico italiano. Prese parte alla
prima campagna d'Africa (1887) e a quella di Libia e durante la prima guerra
mondiale combatté come maggiore generale. Quadrumviro del Fascismo
durante la marcia su Roma, direttore generale di polizia nel primo Ministero
Mussolini (1922), fu implicato nel delitto Matteotti (1924). Comandò
l'esercito dall'ottobre al novembre 1935 contro le truppe abissine. Fu
condannato a morte al processo di Verona per aver votato contro Mussolini nella
seduta del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio 1943 (Cassano d'Adda,
Milano 1866 - Verona 1944).