Attore, regista e autore teatrale italiano.
Debuttò da attore nella Compagnia della Ripresa di Carlo Quartucci, con
cui realizzò fra l'altro una serie di messinscene beckettiane. A
metà degli anni Sessanta l'incontro con l'attrice Perla Peragallo
determinò l'inizio di un sodalizio artistico che produsse
spettacoli come
La faticosa messinscena dell'Amleto (1967) e
Sir and
Lady Macbeth (1968), rielaborazioni shakespeariane in cui si esplicita una
concezione del teatro come spazio di contaminazione con altri linguaggi
espressivi e dove l'attore può godere della stessa libertà
di improvvisazione di un musicista jazz. Dopo l'insuccesso dello
spettacolo
Don Chisciotte, creato in collaborazione con Carmelo Bene,
D. inizia una ricerca delle più autentiche radici popolari del
teatro, ricerca che si traduce nell'allestimento di spettacoli come
'O
zappatore (1972),
King lacreme Lear napulitane (1973),
Sudd
(1974), risultato della contaminazione con la tradizione della sceneggiata
napoletana. La cultura popolare meridionale resta un riferimento essenziale
anche in spettacoli come
Assoli (1977) e
Avita murì (1978).
Separatosi dalla Peragallo,
D. allestisce per la cooperativa “Nuova
Scena” di Bologna il testo del Living Theatre
The Connection (1983)
e una serie di rigorose messinscene shakespeariane. Con una propria compagnia
chiamata “Teatro di Leo” mette in scena
Ha da passà
‘a nuttata (1989) e
Totò, principe di Danimarca (1990),
ideale confronto con due maestri d'elezione come Eduardo de' Filippo
e Totò, e
I giganti della montagna (1993) di Pirandello, dove
interpreta il personaggio femminile di Ilse. Tornato a Shakespeare,
D.
compie ulteriori rivisitazioni di Macbeth (1988), dell'Otello (1992) e di Re
Lear (1997) (n. Gioi, Salerno 1940).