Romanzo di Charles Dickens, pubblicato a puntate
mensili tra il 1849 e il 1950. È considerato il capolavoro di Dickens
che, nella storia dell'infelice protagonista, adombra notazioni e ricordi
autobiografici. Narra la storia di un bambino abbandonato che, attraverso
vicissitudini di ogni tipo, raggiunge finalmente la felicità. I tipi sono
tratteggiati con tale maestria da divenire vere e proprie personificazioni delle
virtù o dei vizi, di sentimenti ammirabili od odiosi. Così
Mistress Trotwood rappresenta la bontà che si cela sotto un scorza ruvida
e pungente; la domestica Peggotty è la dedizione; Dora la
fragilità femminile; Agnes Wickfield la grazia benefica; Huriah Heep
l'ipocrisia; Traddles ed Ham la pazienza e la rassegnazione. È un'opera
equilibrata, ricca di notazioni psicologiche, con tratti squisitamente
umoristici, controllati da una prosa dagli effetti sicuri.