Letterato e scienziato italiano. Discepolo di
Galileo, tenne la cattedra di Letterature classiche dello Studio di Firenze.
Socio dell'Accademia della Crusca, pubblicò sei scritti scientifici, fra
cui:
Dissertazione sull'utilità e il diletto che reca la geometria
(1658) e
Discorso sopra Saturno (1660). Fu specialista in questioni
linguistiche (
Dell'obbligo di ben parlare la propria lingua, 1657,
Etimologico toscano); curò la terza edizione del
Vocabolario
della Crusca (1691). Nelle
Prose fiorentine (1661) raccolse le
orazioni di diversi autori (Firenze 1619-1675).