Pseudonimo di
Daniele Ricciarelli. Pittore,
scultore e architetto italiano. Fu dapprima influenzato dai pittori senesi
Sodoma e Peruzzi. In seguito, recatosi a Roma, fu aiuto di Perin del Vaga,
attraverso il quale assimilò lo stile di Raffaello. Subì poi in
misura ancora maggiore l'influsso di Michelangelo, del quale fu collaboratore e
seguace. La sua opera più importante fu la
Deposizione (1541-46)
da lui eseguita, all'interno del ciclo
Storie della Croce, per la
cappella Orsini, nella chiesa della Trinità dei Monti; celebri anche i
busti in bronzo di Michelangelo conservati a Firenze, nella casa Buonarroti, e a
Parigi, al Louvre. Tra il 1540 e il 1550 eseguì alcune decorazioni di
Palazzo Massimo e di Palazzo Farnese. Nel 1558 fu incaricato da papa Paolo IV di
ricoprire le nudità del
Giudizio Universale di Michelangelo, in
conformità al nuovo orientamento artistico voluto dalla Controriforma;
per questo gli venne attribuito il soprannome di
Braghettone (Volterra
1509 - Roma 1566).