Pseudonimo di
Jean Charles Henry Petiot.
Scrittore e saggista francese. In tutta la sua opera, che comprende saggi,
romanzi e scritti storici, affronta, da cristiano cattolico ortodosso, il
problema delle responsabilità dell'individuo nei confronti del prossimo,
riproponendo la fede come unica possibilità di salvezza per il mondo,
sordo alla voce dell'anima e minacciato dal nichilismo. Critico rispetto alle
forme contemporanee della vita sociale ed economica,
D. prospetta una
comunità cristiana ideale costituita da uomini-lavoratori, ciascuno dei
quali ne rappresenterebbe il nucleo-individuo. Secondo
D. anche il
moderno fenomeno della tecnica dovrebbe essere riscattato attraverso una
consapevole attitudine alla carità cristiana. Tra i saggi, citiamo:
Notre inquiétude (1927) e
Le monde sans âme (1932);
tra i suoi romanzi più noti:
L'âme obscure (1929),
Mort,
où est ta victoire? (1934) e
L'épée de feu
(1939). Dopo il 1940
D. si dedicò a opere storico-religiose, tra
le quali le più degne di nota sono:
Jésus en son temps
(1945) e
Histoire de l'église du Christ (1948-66) (Épinal
1901 - Chambéry 1965).