Maresciallo e diplomatico scozzese. Studiò
all'università di Leida, dove conobbe il principe d'Orange che, divenuto
Guglielmo III, affidò a suo padre il governo della Scozia.
Combatté nelle Fiandre per Guglielmo e, sempre per suo incarico, si
recò a Vienna e in Italia. Alla morte di Guglielmo (1702) ritornò
in Inghilterra e divenne aiutante di campo del generale Malborough, sotto il
quale combatté nelle battaglie di Blenheim, Ramillies, Oudenarde e
Malplaquet. Nel 1707 succedette al padre nel titolo di conte e due anni dopo fu
inviato in Sassonia e in Polonia. Iniziò nel frattempo a perdere il
favore della regina Anna. Con l'ascesa di Giorgio I al trono nel 1714,
D.
ottenne la carica di ministro a Parigi, con la responsabilità del
mantenimento della pace tra la Francia e l'Inghilterra. Nel 1720 venne
richiamato in patria e si ritirò nelle sue proprietà in Scozia.
Nel 1742 venne nominato feldmaresciallo, governatore di Minorca e comandante in
capo dell'esercito britannico in Europa operante con le forze austriache e
olandesi contro la Francia. Combatté la sua ultima battaglia a Dettingen
(Edimburgo 1673-1747).