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Dalle Masegne, Jacobello e Pier Paolo.

Scultori e architetti italiani. Detti anche da Venezia, poiché in quella città svolsero la loro formazione, i due fratelli subirono probabilmente all'inizio della loro carriera l'influsso dell'arte di Nino Pisano. Le prime notizie certe risalgono al 1383 e li indicano attivi dapprima a Mantova e poi a Bologna, dove lavorarono al monumento a Giovanni di Legnano in S. Domenico e, dal 1388 al 1392, si dedicarono alla pala d'altare di S. Francesco. Nel 1394 furono ancora a Venezia dove ultimarono l'iconostasi di San Marco con la Crocifissione, i dodici Apostoli, le statue della Vergine e del Battista. Si trasferirono quindi a Milano (1399) e si dedicarono alla facciata del duomo. Secondo alcuni documenti nel 1400 Pier Paolo sostituì il fratello nei lavori per la facciata del duomo di Mantova, iniziata nel 1396, e si dedicò anche al balcone di Palazzo Ducale affacciato sulla laguna di Venezia. La collaborazione dei due artisti fu sempre così stretta che risulta talvolta problematico distinguere le loro mani. Tuttavia le opere di Pier Paolo si riconoscono per una minore rigidità di fattura e un ampio studio del panneggio elegantemente ritmato. La scultura di Jacobello invece è caratterizzata da una più acuta e profonda stilizzazione e da un movimento più energico. La scultura incisiva e multiforme dei D. ebbe molta parte nello sviluppo della plastica emiliana del tardo Trecento (Venezia sec. XIV-XV).