Uomo politico e storico tedesco. Fu professore di
Storia all'università di Copenaghen dal 1811 e di Kiel dal 1813,
sostenendo la necessità dell'emancipazione dello Schleswig-Holstein dalla
Danimarca. Passato all'università di Gottinga nel 1829, nel 1838 fu
destituito dal sovrano dell'Hannover e allontanato dalla cattedra insieme a sei
colleghi per aver protestato contro il colpo di Stato con il quale il sovrano
aveva abolito la Costituzione concessa nel 1831. Nel 1842 fu chiamato
all'università di Bonn, dove insegnò sino alla morte. Si
adoperò per la diffusione in Germania delle idee liberali e nazionali;
eletto alla Camera pantedesca di Francoforte, fu uno dei più autorevoli
esponenti del Kleideutsche, il gruppo liberal-moderato fautore della Piccola
Germania, libera dall'influenza austriaca e posta sotto la protezione della
Monarchia prussiana. Collaborò al progetto di Costituzione cosiddetto
"dei Diciassette", non accettato però dalle grandi potenze. Fece poi
parte della prima Camera prussiana e del Parlamento di Erfurt. Tra le sue opere
ricordiamo:
Storia della Danimarca (1840-44),
Storia della Rivoluzione
inglese (1844),
Storia della Rivoluzione francese (1845) (Wismar 1785
- Bonn 1860).