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Daddi, Bernardo.

Pittore italiano. Seguace di Giotto, del quale fu probabilmente allievo, rivolse particolare attenzione all'elemento chiaroscurale, come rivelano gli affreschi dipinti in S. Croce a Firenze (Martirio di S. Lorenzo e S. Stefano), nei quali i solenni volumi giotteschi si compongono in un ritmo che dilata lo spazio e scioglie il nodo drammatico-compositivo in una narrazione distesa. La prima opera datata, risalente al 1328, è il trittico della Madonna e due santi (Firenze, Uffizi), caratterizzato da una ripresa piuttosto fredda e scolastica dei moduli della tarda pittura giottesca, già influenzata da elementi di derivazione senese. A partire dal 1333 D. approfondì l'esperienza della pittura senese, accostandosi soprattutto ad Ambrogio Lorenzetti e a Maso di Banco, e pervenne a uno stile di colorismo fuso e di delicati ritmi compositivi. Tra le sue opere si segnalano: Storie della vita di santa Cecilia (Pisa, Museo), Storia di santo Stefano (Roma, Pinacoteca vaticana), Storie del Sacro Cingolo (Prato, Museo comunale), il polittico di San Pancrazio (Firenze, Uffizi), la Maestà di Orsanmichele, le Storie di santa Barbara (disperse in diverse collezioni) (m. Firenze 1348).