Scrittore italiano di origine israelita.
Convertitosi al Cattolicesimo nel 1763, cambiò il vero nome, Emanuele
Conegliano, per assumere il cognome del vescovo di Caneda, artefice della sua
conversione. Divenuto sacerdote nel 1773, l'anno successivo insegnò
Lettere al seminario di Treviso. Espulso dalla città nel 1776 per le sue
idee vicine a quelle degli illumunisti francesi, trovò riparo a Venezia,
ma venne coinvolto in alcune vicende galanti che suscitarono scandalo. Dovette
perciò rifugiarsi a Gorizia, Dresda e Vienna; qui fu nominato poeta dei
teatri imperiali e conobbe Mozart, per il quale scrisse i libretti di
Le
nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte. Protetto da Giuseppe
II, quando il sovrano morì fu costretto ad abbandonare Vienna per
Trieste. Unitosi in modo illegittimo a una giovane inglese che gli diede cinque
figli, si trasferì con lei a Londra, dove però s'indebitò a
tal punto da dover fuggire a New York. Negli Stati Uniti ebbe il merito di
diffondere la cultura italiana; ciò gli valse la nomina di docente di
Letteratura italiana alla Columbia University. Di lui ci sono rimasti i libretti
di opere per vari musicisti, raccolte di versi e le
Memorie (Caneda, od.
Vittorio Veneto 1749 - New York 1838).