Filologo e critico italiano. Tra i maggiori del suo tempo, conciliò le
rigorose esigenze del metodo storico-filosofico con un'acuta e penetrante
indagine estetica. Professore di Storia comparata delle lingue e delle
letterature neolatine all'università di Napoli, fu presidente
dell'Accademia dei Lincei dal 1916 al 1920. Senatore dal 1905. Tra le opere:
Sull'origine dell'unica forma flessionale del nome italiano (1872),
Manzoni e Cervantes (1885),
Studi sulla Divina Commedia (1901),
Nuovi studi danteschi (1906-1907),
Versificazione italiana e arte
poetica medievale (1910),
Versificazione romanza: poetica e poesia
(1932) (Campobasso 1849 - Napoli 1925).