Uomo politico italiano. Coinvolto nelle lotte
socialiste, venne arrestato ripetutamente e fu costretto a rifugiarsi in Francia
(1895) e in Svizzera (1898). Fu segretario amministrativo della Camera del
Lavoro di Milano, Brescia, Pavia e Genova. Nel 1909 divenne ispettore della
CGIL, carica che conservò fino al 1918; fu quindi segretario generale
dello stesso sindacato fino al 1925. Nel 1919 venne anche eletto deputato nelle
file del Partito Socialista. Prese parte attivamente agli scioperi del 1919-22 e
all'occupazione delle fabbriche nel 1920. Nel 1927, dopo che il regime fascista
ebbe sciolto le organizzazioni sindacali, fu tra i firmatari della dichiarazione
con cui si costituiva la Associazione Nazionale Studi Problemi del Lavoro, che
aveva lo scopo di assistere i lavoratori. Nel 1946 divenne deputato alla
Costituente tra gli esponenti del PSIUP, poi ministro del Lavoro. Nel 1947-48 fu
ministro delle Poste, ministro dei Trasporti nel 1950-51 e senatore di diritto
dal 1948 al 1953 (Cernusco sul Naviglio, Milano 1876 - Roma 1961).