Giurista italiano. Iniziò nel 1893 la
carriera nella magistratura e dal 1899 al 1905 fu presidente del tribunale
d'appello in Eritrea. Fu poi direttore generale al ministero delle Colonie
(1911-12) e durante la prima guerra mondiale si occupò dell'elaborazione
della maggior parte delle leggi di guerra. Nel 1919-20 partecipò alla
Conferenza di Pace di Parigi come delegato italiano e nei tre anni successivi
presenziò anche alle altre conferenze internazionali sui problemi del
dopoguerra. Nel 1923 fu il primo presidente della Corte di Cassazione e diresse
i lavori per la riforma e l'unificazione del Codice Civile. Fu poi nominato
senatore (1924), vicepresidente del Senato, presidente della Commissione per la
revisione dei Codici, ministro di Stato (1938). Pubblicò numerosi scritti
di argomento giuridico (
Commentario al codice di commercio, L'azienda
commerciale nella successione ereditaria) e diresse la "Rivista di diritto
pubblico" e, con A. Azara, il "Nuovo digesto italiano" (Napoli 1871 - Roma
1943).