Curdi

 

 
    

trapaninfo.it

All together, we can do a better world.

World goes where we like and wish He goes. It's up to all of us.

trapaninfo.it

Curdi

  
 

... trapaninfo.it

Curdi

-^

Curdi

 

-^

     












Curdi.

(o Kurdi). Popolazione dell'Asia Minore, di ceppo iraniano e di antichissima origine, costituita da 25 milioni circa di persone residenti tradizionalmente nel territorio che da loro prende il nome di Kurdistan, entro i confini di Iran (Kurdistan iraniano), Turchia (Anatolia), Armenia, Siria e, per circa il 15% della popolazione, nell'Iraq (Kurdistan iracheno). La famiglia curda è di tipo patriarcale, ma la donna gode di uno status sociale più che dignitoso; la tradizionale organizzazione sociale si basa su alcune entità fondamentali, strutturate in modo piramidale: la Tira, l'unità tribale, e il Khel, che raccoglie gruppi di famiglie insediate in un solo villaggio o accampamento. I C. professano la religione musulmana, per lo più sunnita di rito sciafeita, anche se non mancano (specie in Iran e Iraq) gli sciiti. Le loro rivolte sono state spesso connesse al ruolo delle confraternite sufiche, storicamente assai presenti in Kurdistan. La lingua tipica dei C., di ceppo indoeuropeo, appartiene alla famiglia iranica e si divide in tre dialetti principali: il gonzani, parlato nel Kurdistan del Sud; il kermani, tipico dei C. centrali, diventato lingua letteraria e semiufficiale; lo zaza delle regioni settentrionali.

 

-^

 

● Economia - Agricoltura e allevamento del bestiame costituiscono tuttora la base dell'economia delle regioni abitate dalle popolazioni curde, in parte ancora nomadi o raccolte in piccoli villaggi. L'attività artigianale più diffusa è quella della fabbricazione dei tappeti; diffusa anche la lavorazione del ferro, della ceramica e del legno. Nell'area abitata dai C. non esiste alcuno sviluppo industriale, tranne la grande industria petrolifera dell'area del Kirkuk che assorbe una grande quantità di mano d'opera.

 

-^

 

-^

 

● Storia - Gelosi della propria autonomia e difesi nel loro isolamento dalla barriera naturale costituita a Est dalla catena dell'Anti Tauro, a Nord dal massiccio dell'Armenia e a Sud-Est dalla catena dei monti Zagros, i C. difesero tale autonomia nel corso dei secoli contro le mire espansionistiche dei vicini e furono i soli a opporre una vittoriosa resistenza contro i Mongoli, sconfiggendoli duramente nel 1257 nella battaglia di Ebril. La sovranità dell'Impero turco sul territorio kurdistano fu puramente formale e tutti gli Stati che si divisero il territorio del Kurdistan incontrarono notevole resistenza, quando cercarono di rendere effettivo il loro dominio sulle popolazioni curde che non si sono mai costituite in una entità statale autonoma, pur esistendo un Movimento per un Grande Kurdistan, attivo soprattutto nell'Iraq, dove più viva è stata negli anni recenti la lotta dei C. contro il governo centrale di Baghdad, al quale i C. si erano rifiutati di sottomettersi sin dal riconoscimento dell'indipendenza dell'Iraq nel 1932, provocando numerose e violente rivolte soppresse nel sangue. Dopo il moto rivoluzionario che portò all'eliminazione di re Feisal nel luglio 1958 e alla proclamazione della Repubblica irachena, i C. ottennero dal nuovo regime la promessa della difesa dei loro diritti nazionali e di un'ampia autonomia nell'ambito dello Stato iracheno. Tali promesse rimasero tuttavia puramente verbali, anche per la difficoltà di pervenire a un accordo accettabile dal Governo di Baghdad. Nel 1961, il capo dei C. Mullah Mustafa Barzani chiese, oltre alla fine della repressione, la scarcerazione dei detenuti politici e l'attuazione dell'autonomia promessa. Nel 1963, dopo l'attuazione del colpo di Stato contro il generale Kassem, guidato da A.S. Aref, il movimento curdo annunciò il proprio sostegno ai promotori del colpo di Stato, ottenendo dal nuovo regime il riconoscimento dei diritti nazionali del popolo curdo e la promessa di un'ampia autonomia.

-^

 

-^

 

Pochi mesi dopo, però, ripresero gli scontri tra l'esercito iracheno e i guerriglieri C. Tali scontri si protrassero sino al 1966, quando venne annunciata la tregua in seguito alla presentazione di un piano per la soluzione del problema curdo. Nel 1968 il nuovo regime iracheno baathista, presieduto dal generale Hassan al Bakr, si impegnò ad applicare l'accordo del 1966 ma, nel gennaio successivo, ripresero con maggiore intensità le operazioni militari contro i C. Nel 1970 si arrivò finalmente alla conclusione di un accordo in 15 punti che prevedeva la revisione della Costituzione, in modo da inserirvi una clausola che riconoscesse l'autonomia curda nell'ambito della Repubblica irachena. Venne, inoltre, creato un Comitato superiore con l'incarico di provvedere all'applicazione entro quattro anni delle clausole dell'accordo. Nel 1971 gli scontri armati ripresero e, in mancanza di un accordo bilaterale, nel 1974 il presidente iracheno annunciò ufficialmente la concessione dell'autonomia alle regioni abitate in maggioranza da C. e l'applicazione unilaterale dello Statuto di autonomia, respinto dal capo dei nazionalisti c. Barzani. Non tutti, all'interno del Partito democratico curdo, si identificavano però con le posizioni di Barzani e una parte dei suoi dirigenti sembrava disposta ad accettare l'offerta di collaborazione, come avevano già fatto i comunisti iracheni. Nel 1975 uscirono dal Governo di Baghdad i cinque esponenti c. fedeli alla linea secessionista, sostituiti da personalità curde ostili all'oltranzismo di Barzani, raggiunto nel Kurdistan dai suoi fedeli intenzionati a dar vita a un Governo autonomo e a riprendere le armi contro il Governo iracheno. I provvedimenti più importanti adottati dal Governo di Baghdad riguardavano la creazione di un Parlamento regionale e di un Consiglio esecutivo; il riconoscimento dell'uso della lingua curda nei documenti ufficiali; l'istituzione di scuole curde anche nei territori abitati in maggioranza da popolazioni arabe.

-^

 

-^

 

Rimanevano irrisolti i problemi relativi alla regione petrolifera del Kirkuk e alla sua massiccia arabizzazione, nonché all'amministrazione mista proposta da al-Bakr, che, secondo gli uni avrebbero dovuto dipendere dal Governo di Baghdad, secondo gli altri dal Consiglio esecutivo del Kurdistan. Nel 1975, dopo quarant'anni di attività, Barzani si ritirò dalla scena politica, determinando la fine dell'egemonia del Partito democratico all'interno del movimento curdo-iracheno. Nacquero nuove formazioni politiche che si dissociarono dalla linea sino allora portata avanti dai seguaci di Barzani, tra le quali la più importante fu l'Unione Patriottica del Kurdistan, di ispirazione marxista. Questo gruppo si opponeva con forza alla politica di arabizzazione dell'area curda. Nel 1979 il Movimento chiese all'Iran l'autonomia del Kurdistan. L'opposizione khomeinista scatenò la reazione curda, provocando l'intensificarsi di azioni di guerriglia. Nel Kurdistan turco, a seguito del colpo di Stato militare (1980), aumentò la presenza di forze armate. Nella prima metà degli anni Ottanta si rinvigorì il desiderio dei C. di ricostruire uno Stato autonomo ma, asserragliati tra le montagne settentrionali di Iran e Iraq, loro malgrado, vennero coinvolti nelle vicende della guerra tra i due Stati. I C. di Iran e Iraq si trovarono nella condizione di essere perseguitati dal Governo di appartenenza e sostenuti, come fautori di disordine interno, dallo Stato avversario: i C. iracheni ricevettero aiuti da Teheran e quelli iraniani da Baghdad.

-^

-^

Nel frattempo la Turchia costrinse i C. presenti nel proprio territorio a emigrare nella zona irachena. Il Governo centrale, guidato da Saddam Hussein, non indietreggiò nemmeno di fronte ai più spietati mezzi repressivi, (basti ricordare il massacro della città di Halabja del 1988, quando 5.000 abitanti furono gassati vivi da bombe all'iprite). La guerra del Golfo (1991) acuì pesantemente le già gravissime sofferenze del popolo dei C. in Iraq. A guerra finita i C. iniziarono un nuovo esodo verso le frontiere turca e irachena, richiamando l'intervento di organizzazioni assistenzialistiche internazionali, quali la Croce Rossa e l'ONU, che intimò l'immediata cessazione di ogni azione offensiva nei confronti degli esuli c. Successivamente, i C. iracheni ottennero una certa autonomia, grazie anche all'intervento delle forze di coalizione dell'operazione Provide Comfort. Il Kurdistan si diede un'Assemblea generale, un Governo e un esercito unitario. In questo contesto si assistette alla nascita e allo sviluppo di numerosi partiti. Nel Kurdistan turco, alle elezioni del 1994, il Refah Partisi (Partito della prosperità) si fece interprete della protesta dei C. della Turchia nei confronti della repressione da anni attuata da polizia ed esercito; lo stesso PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan), di ispirazione marxista-leninista e separatista, si orientò di conseguenza verso una progressiva islamizzazione. Nel 1999, il leader del PKK, a. Öçalan, fu arrestato dai servizi segreti turchi: il processo e la sua condanna a morte (poi sospesa) divennero un caso di rilievo internazionale.

-^

Syria - Siria

Earth Quake Live - Terremoti

Cnt Rm Ingv Centro Nazionale Terremoti

      

in trapaninfo.it disclaim Richiesta inserimento eMail@webmaster -^up^

Web Trapanese eXTReMe Tracker
Web Trapanese free counters

gbm w3c

Ai sensi dell'art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla protezione del diritto d'autore, i testi degli atti ufficiali dello Stato e delle amministrazioni pubbliche, italiane o straniere, non sono coperti da diritti d'autore. Il copyright, ove indicato, si riferisce all'elaborazione e alla forma di presentazione dei testi stessi. L'inserimento di dati personali, commerciali, collegamenti (link) a domini o pagine web personali, nel contesto delle Yellow Pages Trapaninfo.it (TpsGuide), deve essere liberamente richiesto dai rispettivi proprietari. In questa pagina, oltre ai link autorizzati, vengono inseriti solo gli indirizzi dei siti, recensiti dal WebMaster, dei quali i proprietari non hanno richiesto l'inserimento in trapaninfo.it. Il WebMaster, in osservanza delle leggi inerenti i diritti d'autore e le norme che regolano la proprietà industriale ed intellettuale, non effettua collegamenti in surface deep o frame link ai siti recensiti, senza la dovuta autorizzazione. Il webmaster, proprietario e gestore dello spazio web nel quale viene mostrata questa URL, non è responsabile dei siti collegati in questa pagina. Le immagini, le foto e i logos mostrati appartengono ai legittimi proprietari. La legge sulla privacy, la legge sui diritti d'autore, le regole del Galateo della Rete (Netiquette), le norme a protezione della proprietà industriale ed intellettuale, limitano il contenuto delle Yellow Pages Trapaninfo.it Portale Provider Web Brochure e Silloge del web inerente Trapani e la sua provincia, ai soli dati di utenti che ne hanno liberamente richiesto l'inserimento. Chiunque, vanti diritti o rileva che le anzidette regole siano state violate, può contattare il WebMaster. Note legali trapaninfo.it contiene collegamenti a siti controllati da soggetti diversi i siti ai quali ci si può collegare non sono sotto il controllo di trapaninfo.it che non è responsabile dei loro contenuti. trapaninfo.it

Shiny Stat

Check google pagerank for trapaninfo.it

-^

Copyright (c) 2002-19 trapaninfo.it TP Comuni